SOSTITUISCI I TUOI VECCHI SERRAMENTI
Usufruisci del bonus infissi
Scopri qui come fare e perché conviene
La proroga del bonus infissi fino alla fine del 2024 permette l’acquisto, l’installazione e la messa in sicurezza dei tuoi nuovi infissi e serramenti in legno, legno alluminio e pvc, attraverso quattro tipologie di incentivi fiscali:

In aggiunta alle finestre, il bonus infissi permette di sostituire anche porte, portoni blindati, persiane e tutti gli elementi che permettono di aumentare il risparmio energetico all’interno della tua casa.
Il bonus infissi consente di detrarre fiscalmente una percentuale dell’importo speso, fino ad un tetto massimo che varia da un incentivo fiscale all’altro, a seconda degli interventi sostenuti.
Vediamo come

Consente una detrazione fiscale del 50% per unità immobiliare,
fino ad un importo massimo di 60 mila euro, usufruibile in 10 rate annuali dello stesso importo.
Rientrano nell’Ecobonus le spese sostenute, riferite a singola unità immobiliare, per la sostituzione di:
- FINESTRE
- PORTE FINESTRE
- PORTE D’INGRESSO
- PERSIANE
- TENDE DA SOLE
- AVVOLGIBILI
- TAPPARELLE
- CASSONETTI
L’Ecobonus consente
LA SOSTITUZIONE DEI SOLI SERRAMENTI CHE DIVIDONO UN AMBIENTE RISCALDATO DA UNO ESTERNO.
Per aver accesso all’Ecobonus sono richiesti alcuni requisiti legati alla trasmittanza termica, calcolata in base alle zone climatiche di appartenenza.
A livello burocratico, rappresenta il Bonus Infissi più accessibile in quanto non è richiesto alcun titolo edilizio.

Il Bonus Casa, detto anche Bonus Ristrutturazioni, permette di portare in detrazione fiscale il 50% del totale delle spese sostenute per la ristrutturazione della singola unità immobiliare.
Il tetto massimo è di 96 mila euro e l’agevolazione si traduce in 10 rate annuali del medesimo importo.
Rientrano nel Bonus Casa le spese di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento, riferite ad una singola unità immobiliare, sostenute per la sostituzione di:
- INFISSI INTERNI
- SERRAMENTI
- PERSIANE CON SERRANDE
- PERSIANE
- PORTE INTERNE
- PORTONCINI BLINDATI
Per poter accedere al Bonus Casa non è necessario una ristrutturazione completa dell’immobile e neppure che lo stesso sia riscaldato, mentre è sempre necessario un titolo edilizio rilasciato dal proprio comune di residenza.

Il Bonus per Riqualificazione Energetica degli Edifici consente una detrazione al 65% per qualsiasi intervento o insieme di interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio.
Il tetto massimo a cui applicare la detrazione arriva fino a 100 mila euro, con 10 rate annuali di pari importo.
Sono soggetti ad agevolazione gli interventi di:
- SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
- INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE E TRIGENERAZIONE, DI ALLACCIO ALLA RETE DI TELERISCALDAMENTO E DI INSTALLAZIONE DI COLLETTORI SOLARI TERMICI
- COIBENTAZIONE DELLE STRUTTURE OPACHE E DI SOSTITUZIONE DELLE FINESTRE COMPRENSIVE DI INFISSI
e’ previsto in caso di installazione di infissi in edifici, parti comuni condominiali, unità del condominio e villette a schiera.
Per poter usufruire del bonus, dovrà essere calcolato il risparmio economico annuo, ovvero la differenza di perdite per trasmissione tra il periodo precedente e quello successivo agli interventi di riqualificazione. Il calcolo deve essere attestato da un professionista del settore non coinvolto nei lavori di ristrutturazione.
Il Bonus per Riqualificazione Energetica non è cumulabile ai Bonus Mobili ed Elettrodomestici.

Permette di sostituire i vecchi serramenti a costo zero, usufruendo del 110% di detrazione fiscale, erogabile in 4 anni.
Per poter usufruire del superbonus 110%, la sostituzione dei vecchi serramenti deve sempre accompagnarsi ad almeno un altro intervento definito TRAINANTE, in grado di aumentare di 2 classi energetiche l’immobile soggetto a riqualificazione energetica.
Tra i lavori definiti trainanti, rientrano:
- GLI INTERVENTI DI ISOLAMENTO TERMICO DELLE SUPERFICI OPACHE CHE INTERESSANO L’INVOLUCRO, CON INCIDENZA MAGGIORE DEL 25% DELLA SUPERFICIE DISPERDENTE LORDA (TETTO E CAPPOTTO)
- LA SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Tra i lavori definiti trainanti, rientrano:
- LA SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI
- L’INSTALLAZIONE DEI PANNELLI SOLARI
- LA POSA DI SCHERMATURE SOLARI
- L’ACQUISTO E INSTALLAZIONE DI DOMOTICA
- L’INSTALLAZIONE DI COLONNE PER LA RICARICA ELETTRICA DELLE AUTOMOBILI
La bozza del Decreto Aiuti-Quater, approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 Novembre ha introdotto, per il Superbonus, importanti novità e proroghe.
Per tutti gli interventi in partenza dal 1° di Gennaio del 2023, su unità immobiliari di proprietà delle persone fisiche, sarà riconosciuta una detrazione fiscale del 90% sulle spese sostenute entro fine anno, a condizione che:
A. il contribuente sia proprietario o abbia un diritto reale di godimento sull’immobile in questione
B. l’unità immobiliare corrisponda all’abitazione principale
C. il contribuente sia titolare di un reddito di riferimento non superiore a 15 mila euro.
Il reddito di riferimento è calcolato sommando i redditi complessivi del richiedente,
riferiti all’anno precedente a quello in cui sono sostenute le spese, compresi quelli dell’eventuale
coniuge o convivente e dei familiari fiscalmente a carico. L’importo così ottenuto dovrà essere diviso per un coefficiente calcolato in base al numero dei familiari. Sarà pari a 1, in caso di presenza del solo richiedente, 2 nel caso in cui vi sia la presenza di un coniuge o convivente. In caso di figli o altri familiari a carico, si aggiungerà 0,5 a componente e, nel caso di 3 o più familiari a carico, al coefficiente si aggiungerà 2.
Possono usufruire del 110% anche nel 2023 solo i condomini e le unità plurifamiliari che abbiano presentato, entro il 25/11/2022, la CILAS e abbiano già ottenuto la delibera condominiale di approvazione degli interventi.
Sono stati inoltre concessi 3 mesi di proroga (fino a Marzo 2023) ai proprietari di immobili unifamiliari per terminare i lavori di Superbonus, qualora ne abbiano già completato il 30% entro Settembre 2022.
L’attestazione del compimento è in capo ai direttori dei lavori stessi, tramite invio di PEC alle ditte coinvolte.



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