Notizia del 3 Giugno 2020 è quella che concerne il nuovo Ecobonus 110% predisposto dal Governo per il sostegno al settore edilizio gravemente indebolito dall’emergenza sanitaria attualmente in corso. Per cercare di capire quali sono le novità introdotte dal Decreto Rilancio, è doveroso aprire una breve panoramica illustrativa in merito all’importanza del Bonus (e al modo in cui usufruirne).
Ecobonus 110% Finestre: cos’è e come funziona
L’articolo 119 è una delle novità più rilevanti della manovra governativa: l’agevolazione Ecobonus 110% consente di detrarre dall’importo totale della spesa sostenuta i costi necessari per la modernizzazione della propria abitazione principale: che si tratti di implementare infissi o schermi solari (tra cui le immancabili tende da sole), piuttosto che di scegliere lavori di riqualificazione energetica per un’Italia più green ed ecosostenibile, il Governo ha scelto di dare una mano ai consumatori. Un impegno che ha lo scopo di favorire la salubrità dell’ambiente senza venir meno all’impegno che molti cittadini aspettavano con ansia in vista della bella stagione. Il vantaggio? Una doppia opzione di sconto in fattura e cessione del credito.
Ma quali sono i pro e i contro dell’Ecobonus 110%? Al momento, basta sapere che la manovra recentemente istituita si colloca a completamento e a sostegno delle iniziative già inerenti al classico bonus ordinario, così da favorire manutenzioni e modernizzazione sempre più avanguardiste (tra cui l’installazione di pannelli solari, ad esempio).
Ecobonus Serramenti: quando spetta?
L’agevolazione in questione permette di detrarre l’intero importo della spesa sostenuta con un beneficio economico aggiuntivo che ammonta circa al 10% di quanto speso. Cosa significa questo, in altre parole? Il consumatore potrà richiedere il Bonus non soltanto per quanto riguarda le manutenzioni espressamente citate nel Decreto Rilancio, ma anche in relazione a tutte le casistiche abbinate a forme di ristrutturazione definite “trainanti”. Insomma, quando spetta l’Ecobonus 110%?
- Il cittadino potrà fruire dell’incentivo in caso scelga di isolare termicamente un edificio, purchè l’incidenza dell’ intervento sia pari a ¼ della superficie disperdente totale dell’immobile (per una massimo di 60.000 euro di spese sostenute);
- Il cittadino avrà diritto all’Ecobonus 110% in caso scelga di modificare e sostituire gli impianti centralizzati del condominio, fino a un tetto massimo di 30.000 euro di copertura statale;
- Infine, sì agli interventi su edifici mononucleari (come le villette) per la sostituzione dei vecchi impianti climatizzati con quelli più moderni e green a pompa di calore.
Ma non è tutto: possono essere abbinati ai lavori di isolamento termico degli edifici cittadini anche i seguenti motivi di spesa economica aggiuntiva (purché facciano parte di interventi più importanti e determinanti):
- sostituzione di serramenti e infissi: l’unica clausola è l’inserimento della manutenzione in uno dei tre casi che abbiamo citato qui sopra. Qualora non fosse possibile presentare domanda per una ristrutturazione più importante, l’incentivo sarà relativo al 50% della spesa sostenuta, e il cittadino non potrà usufruire della detrazione fiscale maggiorata;
- schermature solari;
- caldaie a biomassa.
Emendamento al Decreto Rilancio
I consumatori sono in attesa dei decreti che permetteranno di dare il via all’iniziativa in oggetto. Per il momento, basti ricordare che diciassette sono state le associazioni di categoria che hanno presentato un emendamento ad hoc al Decreto Rilancio. Il motivo? Tra le tante, due sono state le proposte che meritano di essere citate in aggiunta al già citato articolo 119:
- un incremento del 70% dell’aliquota di detrazione prevista (in sostituzione al 50% del Bonus precedente);
- un abbassamento a cinque anni per il recupero del credito (attualmente previsto per un corso temporale decennale) anche in caso di sua cessazione.
In altre parole, è possibile intestare l’incentivo a terzi? Per rispondere a tutte le domande inerenti all’Ecobonus 110% Serramenti sarà necessario attendere l’emanazione della legge di conversione, la quale consentirà di cedere la detrazione fiscale – ottenuta da chi ha sostenuto la spesa, ovvero dal padrone di casa – a una ditta o alla banca di competenza. Ne consegue che l’intestatario dell’Ecobonus potrà a sua volta cedere a terzi la detrazione fiscale ottenuta (come i genitori che hanno fornito i fondi per i lavori di ristrutturazione).
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