Quale tipologia di vetro per il proprio serramento

Perché è importante scegliere il vetro adatto per il proprio serramento?

Per questo occorre conoscere con attenzione il materiale che si va a utilizzare e in questa guida si esamineranno le tipologie di vetro in commercio, in particolar modo quelle prodotte da Bortoletto Serramenti. L’azienda, grazie a più di sessant’anni di esperienza, utilizza delle tipologie di vetro per serramenti che possono soddisfare qualunque esigenza del cliente.

Vetri extrachiari

Il vetro è un materiale trasparente, ma non sempre incolore. Nelle lastre, per esempio, può presentarsi una tinta verde, dovuta a percentuali di ferro non eliminabili. I vetri extrachiari (sia nella variante low iron che quella mid iron, il primo con più basso contenuto di ferro) riducono al massimo la presenza di questa sostanza inquinante, assicurando una migliore resa cromatica e assorbimento energetico ridotto.

Vetri temperati

I vetri temperati sono formati ricorrendo a un trattamento chiamato di tempra, dove una lastra di materiale monolitico (ovvero vetro ottenuto tramite una procedura di float, galleggiamento) viene sottoposta a uno sforzo termico molto elevato per aumentarne la resistenza agli urti. Si ottiene così una lastra non eccessivamente spessa, di buona elasticità e più resistente rispetto al vetro comune. Tuttavia, questa tipologia può sviluppare nel tempo deformazioni visibili.

Vetri stratificati

Anche il vetro stratificato è conosciuto come vetro di sicurezza, in quanto la sua composizione gli permette di resistere agli urti esterni con più efficacia rispetto alle lastre tradizionali. La presenza di una lastra interna di polivinilbutirrale (PVB), un materiale plastico, trattiene le schegge di vetro al loro posto, impedendo che queste possano danneggiare chi si trova nelle vicinanze. Attenzione, però: si può parlare di vetro di sicurezza solo per le lastre che rispettano la normativa UNI EN 12600, come quelle di Bortoletto Serramenti.

Vetri antirumore

I vetri antirumore sono lastre create appositamente per bloccare i suoni che provengono dall’esterno. In generale, per fare ciò si potrebbe ricorrere a uno spessore maggiore, ma non sempre questo potrebbe essere agevole: per questo motivo vengono utilizzati i vetri antirumore. Come per i vetri stratificati, anche qui viene utilizzato uno strato di Polivinilbutirrale, in questo caso conosciuto come PVB acustico, che permette di ottenere un isolamento maggiore da qualsiasi tipo di suono senza ricorrere a una lastra che potrebbe risultare troppo spessa.

Vetri anti intrusione

Questa tipologia fa parte dei vetri stratificati e temperati e rappresenta una loro variante che privilegia la difesa contro tentativi di effrazione di malintenzionati. Questo comprende la protezione da martellate, colpi o manomissioni per mezzo di una lama: tutti questi metodi sono vanificati dalla presenza di uno o più strati di materiale plastico ad alta resistenza. Questi vetri di sicurezza sono valutati secondo la norma UNI EN 356 e possono rispondere a diverse esigenze, dalle abitazioni private agli edifici militari.

Vetri basso emissivi

Il termine emissività utilizzato per una lastra di vetro indica la sua capacità di trasmettere una quantità variabile di energia. I vetri basso emissivi, conosciuti come Low-E glass, sono utilizzati per evitare che dall’abitazione venga dispersa energia in modo eccessivo, assicurando così consumi ottimizzati e un miglior comfort termico. La peculiarità di questo vetro è la presenza di un sottile strato metallico (chiamata coating), che ottimizza l’emissività della lastra.

Vetri selettivi

Questa tipologia di lastre unisce le proprietà dei vetri basso emissivi al controllo solare, regolando così le radiazioni luminose che arrivano dall’esterno. Questo permette di evitare il surriscaldamento degli ambienti, ottimizzando allo stesso tempo la dispersione di calore. Tutto questo, inoltre, non preclude la visibilità, in quanto gli spazi interni possono comunque essere illuminati con grande efficienza.