Ci capita spesso, ed è perfettamente normale: le persone arrivano in showroom e vogliono saperne di più quanto a sicurezza finestre, chiedono informazioni specifiche e vogliono rassicurazioni per mettere al sicuro la loro casa. Insomma, hanno bisogno di qualcuno che spieghi loro codici e sigle con cui sono contrassegnate le finestre su cataloghi e preventivi. E, a nostro avviso, si tratta di informazioni preziose ed essenziali, che più vengono condivise e più sarà facile ottenere il risultato che ci si attende dai propri serramenti, in special modo se si tratta di sicurezza finestre.
Nel nostro showroom a Padova le richieste correlate alla sicurezza della casa sono tantissime ogni giorno. Ed è giusto capire quali siano le tipologie di finestre sicure da poter installare in casa.
Andiamo quindi con ordine e partiamo da 2 codici specifici.
Quando si parla di sicurezza per finestre si fa normalmente riferimento a 2 sigle:
- RC1
- RC2
Queste sigle certificano i livelli superiori di sicurezza nella combinazione tra vetri stratificati e ferramenta di chiusura.
E ora scendiamo maggiormente nel dettaglio.
Sicurezza finestre: saper leggere i codici
La prima cosa che è importante sapere è che la sicurezza delle finestre deve essere concepita a partire dalle fasi di progettazione di una finestra. Le soluzioni di sicurezza, infatti, devono garantire la produzione di finestre con nuove funzionalità e vantaggi pratici, soprattutto nell’uso di tutti i giorni.
E la stessa sicurezza di tutta la casa dipende dalla classe antieffrazione in cui il serramento è stato classificato: dalla Classe RC1 (la meno performante) alla Classe RC6 (che identifica serramenti in grado di resistere per un certo lasso di tempo all’attacco manuale di ladri esperti con attrezzi elettrici).
Ora, per capire quale soluzione scegliere per rendere sicura la casa è anche importante conoscere le “sigle” che definiscono il grado di sicurezza dei serramenti e che possono assicurarti la protezione che desideri.
La capacità dei serramenti di resistere allo scasso per un determinato lasso di tempo viene misurata effettuando specifici test. Le norme che definiscono e classificano la resistenza all’effrazione dei serramenti sono le seguenti:
- UNI EN 1627:2021 “Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Requisiti e classificazione”
- UNI EN 1628:2021 “Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Metodo di prova per la determinazione della resistenza sotto carico statico”;
- UNI EN 1629:2021 “Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Metodo di prova per la determinazione della resistenza sotto carico dinamico”;
- UNI EN 1630:2021 “Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferiate e chiusure oscuranti – Resistenza all’effrazione – Metodo di prova per la determinazione della resistenza all’azione manuale di effrazione”.
Per la prova di resistenza sotto carico statico, viene utilizzato un martinetto idraulico e il serramento dovrà resistere alla spinta senza subire gravi deformazioni. Invece, la prova di carico dinamico consiste nel far impattare un peso contro il vetrocamera del serramento e il montante centrale. Il terzo test, previsto dalla norma UNI 1630:2021, consiste in una serie di tentativi di scasso con l’utilizzo di vari attrezzi per un determinato periodo di tempo.
I risultati di questi test determinano l’inserimento dei serramenti antieffrazione nelle classi RC1, RC2, RC3, RC4, RC5 e RC6.
Fatta questa veloce precisazione sulle norme e sulla classificazione dei serramenti di antieffrazione, passiamo ora al “dettaglio” che rende davvero sicuri i tuoi serramenti.
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Quale classe antieffrazione è la più adatta per casa tua?
Dalla Classe RC1, la meno performante, alla Classe RC6 che indica il livello massimo di sicurezza: qual è la classe di sicurezza che meglio tiene al riparo la tua casa? E quali sono quindi gli infissi migliori per le tue esigenze?
La risposta non può essere data su due piedi.
Tutto dipende dal caso specifico e dal contesto. Se vivi al quinto piano di un palazzo in centro, di certo non avrai la stessa esigenza di protezione di chi vive in una villetta isolata in periferia.
Ecco qualche qualche esempio:
- un serramento in Classe RC2 (in grado di resistere ad attacchi manuali con cacciaviti e piccoli attrezzi) potrebbe essere la soluzione ideale per edifici residenziali dove non è richiesto un elevato livello di sicurezza;
- i serramenti antieffrazione in classe RC3 resistono a tentativi di effrazione con strumenti come il palanchino e potrebbero andar bene per edifici residenziali di pregio in zone tranquille;
- la Classe RC4 contraddistingue serramenti antieffrazione che resistono bene ad attacchi manuali con utensili elettrici più forti ed è consigliata per ville e abitazioni isolate.
Ogni singolo caso, quindi, deve essere valutato attentamente secondo diversi elementi.
A questo punto, è giusto chiedersi: la classe di sicurezza basta?
Quando la classe antieffrazione non basta
Lo diciamo con una certa “spietatezza”, se vogliamo: anche la migliore finestra o porta antieffrazione potrebbe non garantire la protezione che desideri per casa tua.
La verità è che – come il cosiddetto miglior serramento sul mercato potrebbe non bastare a garantirti il risultato che desideri – così anche l’infisso che rientra nella più alta classe antieffrazione possibile potrebbe non mettere del tutto al sicuro la tua casa.
I test specifici per valutare la capacità dei serramenti di resistere a vari tentativi di effrazione sono fondamentali, su questo siamo d’accordo.
Ma anche un serramento in classe RC4 o addirittura RC5 potrebbe non garantire un’elevata protezione, perché le prestazioni certificate in laboratorio sono destinate a rimanere solo su carta se manca la precisa progettazione della posa in opera dei serramenti.
Una finestra antieffrazione di ultima generazione installata su un vecchio telaio non potrà mai garantire massima stabilità della struttura e sicurezza. Lo stesso vale per i portoncini blindati.
La posa in opera dei serramenti antieffrazione deve essere progettata ed eseguita con metodo, utilizzando materiali idonei e senza lasciare spazio all’improvvisazione. Se manca una posa qualificata è impossibile massimizzare in opera le prestazioni del serramento scelto.
Quindi, un’adeguata classe antieffrazione è fondamentale, ma senza tralasciare neanche un dettaglio del sistema di posa.
Sicurezza finestre: mai scendere a compromessi!
La sicurezza finestre e porte di casa è un aspetto su cui non devi mai scendere a compromessi, e più informazioni precise raccoglierai in merito più avrai la concreta possibilità di mettere al sicuro la tua casa..
Nel valutare la categoria di sicurezza delle finestre, è importante sapere riconoscere e (letteralmente) decifrare i codici e le sigle che indicano le classificazioni, ma anche le modalità con cui questi standard vengono raggiunti. E soprattutto quali benefici puoi avere da una scelta davvero consapevole nella tua vita di tutti i giorni.
Se vuoi avere la certezza di scegliere le giuste finestre di sicurezza a Padova senza commettere errori, parlaci del tuo progetto di casa.
Compila il form che trovi in fondo a questa pagina, leggeremo la tua richiesta e ti ricontatteremo in poche ore.
A presto!